Dopo oltre 3 anni e mezzo dall’approvazione della legge 178/2020 che consentiva l’immatricolazione dei veicoli con la targa storica originale, è stato approvato a Dicembre 2023 il Regolamento di Attuazione che rende operative le procedure per ottenerla. Si tratta di una novità molto interessante per noi motociclisti
Ancora oggi siamo in fase di sperimentazione, ma in breve tempo la legge sarà pienamente operativa.
Per ottenere la targa storica sarà necessaria la “presentazione presso uno STA (Sportello Telematico dell’Automobilista) o presso un UMC (Ufficio Motorizzazione) dell’istanza di nuova immatricolazione” della documentazione che attesti la proprietà, l’esistenza del CRS (Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica) e del certificato da cui risulti l’esito positivo del Collaudo/Revisione (verifica tecnica sui freni; clacson, silenziatore, luci e pneumatici)
Dopo le verifiche dei documenti verrà rilasciata una “targa storica con sigla alfanumerica e caratteristiche di modello conformi a quelle del periodo storico di costruzione” della Moto oppure quelle risultanti dagli archivi dei veicoli o del Pra. Da segnalare che ottenere la targa storica non sarà a buon mercato: per le automobili il costo sarà di € 549 mentre per le Moto “solo” € 247,50, la metà, da pagare con bollettino PagoPa.
Fai attenzione prima di richiedere una nuova targa
Se sulla Moto è montata la targa originale non ci sono problemi, ma se i documenti sono in regola e la targa è stata smarrita o è deteriorata al punto da non essere utilizzabile e occorre richiederne una nuova, questo comporta la reimmatricolazione seguendo tutto l’iter che ti descriviamo in altre parti del sito https://motodepocaservizi.it/documenti/immatricolazione-moto-depoca-con-documenti-non-regolari/
Attenzione: non basta far rifare una targa nuova da una delle tante aziende che le stampano, talvolta anche con “effetto antico”. Infatti il timbro dello stato che si trova nella targa non è riproducibile dai privati e se viene riprodotto abusivamente si incorre in un reato.
La situazione peggiore è quella in cui una targa “nuova” è associata ad un telaio che reca dati contraffatti perché dietro questa situazione c’è sempre un illecito di carattere penale. La cosa migliore, nel caso la targa sia deteriorata, è farla riprodurre e portarsi dietro la targa originale deteriorata, in modo da dimostrare che non vi possono essere dubbi. Il controllo dell’originalità della targa viene effettuato, in realtà, assai raramente se i documenti della moto sono in regola, ma è bene sapere che le norme in materia prevedono un rigore formale tutto italiano, sconosciuto in altri paesi.